Un piccolo migratore nel cielo si contraddistingue per la sua tenacia nonostante l’apparente fragilità. È l’allodola, un passeraceo dal colore grigio-fulvo, a volte tendente al terriccio, diffusa pressoché in tutta Italia ma principalmente nelle regioni del centro o meridionali. Ottima palestra per i giovani alle prime armi con l’arte venatoria, l’animale rappresenta un obiettivo talvolta primario per taluni cacciatori, mentre per altri viene considerata un “ripiego”. Tuttavia, solo provando l’emozione di questa caccia, si può comprendere quanto sia intrigante per via delle emozioni e delle soddisfazioni che essa regala a piene mani.
L’allodola è uccello amante delle vaste praterie che sorvola preannunciato dal suo melodioso canto. Ed è proprio qui, in campi aperti con erba molto bassa, che l’allodola si mostra per posarsi successivamente sul terreno alla ricerca di germogli o piccoli vermicelli. Spesso non è sola ma si muove con il proprio branchetto: cerca di individuare il corridoio da lei preferito perché quando la troverai in entrata la direzione resterà sempre quella. La conoscenza del territorio, dunque, è fondamentale perché “la sua pista d’atterraggio” preferita è, come anticipato, una zona di pastura libera e lontana dai boschi che potrebbero rendere difficoltosa l’individuazione.
La caccia all’allodola si pratica in due modi “classici”: d’appostamento e al salto. Il primo ti vedrà impegnato nella realizzazione di un capanno. Rimboccati le maniche, raccogli rami secchi o pezzi di vegetazione e crea la tua tana, confortevole se possibile per ingannare l’attesa e l’animale in comodità. Non sei un abile costruttore? Ti sveliamo un segreto: essendo un animale curioso nei primi giorni dopo l’apertura nasconditi in un cespuglio e sfrutta il tuo fucile per creare giochi di luce; sarà lei stessa a venire da te. Ricordiamo anche che uno tra i richiami più diffusi è lo specchietto per le allodole, da utilizzare in combinazione con richiami a bocca, giostre, macachi o civette elettroniche. Se la calma è un tuo punto di forza questa modalità è la scelta migliore.
Altrimenti, se aspettare immobile non fa per te, la forma di caccia “al salto” (o borrita): camminate con passo costante e attraversamenti dei luoghi di pastura sono le caratteristiche principali di questa caccia. Dinamicità e prontezza devono essere le parole d’ordine: fucile pronto e tiro veloce, istintivo; il selvatico è in grado di involarsi in 15/20 metri per portarsi immediatamente fuori tiro volando molto basso.
Come andare a colpo sicuro? Veniamo dunque al fucile. Indipendentemente dal tipo di caccia che andrete ad adottare, nella caccia da appostamento il semiautomatico o un sovrapposto con canne medie di 66 cm sono l’ideale soprattutto se combinati con strozzature *** per il primo e **** / ** per il secondo. Nella borrita, invece, opta per una doppietta per avere una migliore prontezza nel momento dell’ingaggio. Tutto ciò è spiegato, più nel dettaglio, nella tabella sottostante che considera anche calibro, grammatura della cartuccia e la numerazione del piombo.
Tipo di caccia | Calibro | Lunghezza canne | Semiautomatico | Sovrapposto/Doppietta | Cartuccia Gr. | Piombo Nr. |
---|---|---|---|---|---|---|
Appostamento | 12 | 66 | *** | **** / ** | 30 / 32 | 10 / 11 |
Appostamento | 20 | 66 | *** | **** / ** | 21 / 24 | 10 / 11 |
Appostamento | 28 | 66 | *** | **** / ** | 18 | 10 / 11 |
Appostamento | .410 | 71 | *** | **** / ** | 14 / 15 | 10 / 11 |
Borrita | 12 | 66 / 71 | ** | *** / * | 32 / 34 | 10 / 11 |
Borrita | 20 | 66 / 71 | ** | *** / * | 21 / 24 | 10 / 11 |
Borrita | 28 | 71 | * | ** / * | 21 | 10 / 11 |
Borrita | .410 | 71 | * | ** / * | 18 | 10 / 11 |
Nella caccia da appostamento è sufficiente l’utilizzo di cartucce con dose modesta di piombo a seconda del calibro, per giornate favorevoli di passo in cui il volatile cura maggiormente il gioco sarebbe invece opportuno l’utilizzo di cartucce senza contenitore (bior/feltro).
La caccia all’allodola può essere considerata semplice per alcuni, difficile per altri, oppure un’ottima palestra per neofiti; ma sempre affascinante per chiunque la pratichi.
Dimenticavamo! Affascinante ma soprattutto buona per chi la fa ripiena o allo spiedo…
Al prof. Simone Bertini e Diego Apostoli va il nostro grazie per la disponibilità ed il tempo prezioso dedicatoci per la stesura di queste guide.