Neo campione Europeo, Jakub Tomeček, tiratore skeet classe 1991 ci svela come è nata la sua passione per il tiro a volo e la sua preparazione per Tokyo 2020. Anche in un momento storico complicato come questo l’atleta non si perde d’animo e punta in alto!
1. Come è nata la passione del tiro a volo?
Fin da quando ho memoria. Da piccolo ricordo che le armi erano il mio giocattolo preferito. Detto questo, credo davvero non ci fosse altra alternativa se non il provare questa disciplina una volta cresciuto. Mi sono cimentato con tutti i tipi di fucile e con ogni genere di bersaglio, ma il tiro a volo è certamente il mio preferito per due semplici motivi: il fucile è grosso e il bersaglio si muove!
2. Come hai capito che lo Skeet è la tua disciplina?
Ho iniziato quando avevo 11/12 anni a cimentarmi con il tiro sportivo. Due anni dopo mi sono domandato...e ora? Cosa voglio diventare? Qual è il mio sogno? In quel momento ho realizzato che le Olimpiadi erano il mio grande obiettivo, così ho ho iniziato a guardarmi intorno, analizzando le diverse discipline olimpiche. Mi piacerebbe dire che avevo tre opzioni tra cui scegliere ma….non andò proprio così. Mi padre mi disse semplicemente “sarai un tiratore skeet”!
3. Quale è stata la tua vittoria più emozionante?
Ho vissuto moltissimi momenti entusiasmanti, non solo durante le competizioni. Mi sono davvero goduto ogni vittoria e ogni successo. Certamente ricordo con gioia la mia vittoria ai campionati Europei del 2019, il coronamento dei miei 15 anni di lavoro!
Devo dire però che le emozioni non arrivano solo dalle vittorie in gara. Ricordo perfettamente il mio primo 25/25, o quando ho avuto tra le mani il mio primo fucile; anche queste sono state vittorie importanti nel percorso di un giovane tiratore che iniziava la sua lunga carriera agonistica.
4. Quanto sono stati fondamentali gli strozzatori Gemini nella riuscita delle tue imprese sportive?
Dal punto di vista agonistico la risposta è molto semplice: gli strozzatori Gemini sono la miglior scelta che un tiratore possa fare per il proprio fucile. Inoltre il brand ha un altro punto di forza, Giovanni. Ho subito capito che voleva davvero aiutarmi, lui è sempre stato dalla mia parte, non solo un partner, ma anche un amico, in ogni caso. Crede profondamente in me e voglio fare del mio meglio per non tradire le sue aspettative. Questo tipo di atteggiamento è davvero importante per me e Gemini lo rispecchia sotto ogni punto di vista.
5. Quale è il loro punto di forza a tuo avviso?
Molto semplicemente, la precisione del prodotto, l’innovazione che lo contraddistingue, la passione per il tiro a volo che si respira in ogni lavorazione e la velocità di azione e reazione di Giovanni e di tutto il suo staff.
6. Che consiglio daresti ad un giovane che si approccia a questo sport?
Gli direi di essere forte e che non si tratta di un affare a breve termine. Il tiro a volo è un amore che lo accompagnerà per tutta la vita, non sarà sempre semplice, ma se ci crede fino in fondo, saprà ricompensarlo.
7. I tuoi ultimi successi sportivi?
La stagione sportiva 2020 è iniziata molto bene. Ho sparato in solo due competizioni quest’anno e le ho vinte entrambe. La mia soddisfazione dal punto di vista agonistico è ad alti livelli. Sfortunatamente la situazione attuale a livello mondiale è critica e non è semplice allenarsi. Il mio più grande desiderio ora è che tutto torni alla normalità e che sia io che i miei colleghi atleti possiamo ricominciare quanto prima ad allenarci e gareggiare.
8. Vuoi darci qualche consiglio per migliorare ulteriormente il nostro prodotto?
Ciò che è perfetto è perfetto. Le cose migliori non hanno bisogno di migliorare. Posso solo dire che non si può mai “dormire sugli allori”, perché la competizione non aspetta nessuno!
9. La tua preparazione per Tokyo?
Non farò nulla di speciale, finora la mia strategia vincente è stata quella di lavorare sodo, non ho motivo di cambiarla.
10. Cosa fai per concentrarti?
Durante le competizioni per me è molto importante la fiducia in me stesso. Certamente la tensione gioca brutti scherzi, ma posso contare in ogni momento sulle mie capacità di tiratore. In questo modo la tensione se ne va velocemente, così come è arrivata. Sparo ad ogni singolo piattello e non penso al passato o al futuro. C’è solo il piattello, quello è il mio obiettivo, non penso ad altro.
11. Che arma usi e che strozzatori scegli?
In questo momento sparo con un Beretta e scelgo SK1 e LM. Questa è la combinazione che mi fa essere più preciso.