Colombaccio

Non lasciarti illudere dal fascino nobile del colombaccio. Ci spiace dirtelo ma, seppur il suo volo sia nella maggior parte dei casi lineare, non si può dare per scontato l’immediato abbattimento. L’animale, infatti, è in grado di cambiare direzione con estrema facilità e rapidità, guadagnando velocità con le sue ali forti e lasciandoti così a bocca asciutta. Hai aspettato magari così tanto … e ora sei lì, impassibile, a vedere la tua preda allontanarsi con il fucile fumante. Ma non era così facile catturarlo? Anche i più esperti sanno benissimo che questo volatile è tanto splendido quanto astuto e resistente, grazie al piumaggio che lo ricopre e che lo protegge.

Essendo una tipologia di caccia antica e consolidata ha visto nel tempo diversi cambiamenti nella sua tecnica. A seconda dell’esperienza che ognuno vuole vivere, ad oggi le tecniche venatorie principali sono rappresentate dalla caccia dai palchi o dal campo. La prima ti vedrà impegnato in emozionanti arrampicate su querce e lecci secolari che ti consentiranno di inquadrare l’animale con una visuale dall’alto e quasi “a volo d’uccello”, mentre il secondo a scegliere il posto e la pastura migliore dove organizzare il capanno, che deve risultare perfettamente mimetizzato.

Per attirare i colombacci, inoltre, è indispensabile ricorrere all’utilizzo di richiami vivi, giostre con stampi o stampi in penna meccanizzati con ali battenti. In questa maniera i selvatici più giovani e inesperti cadranno più facilmente nell’inganno e potranno “entrare nel gioco”, facilitandoti così il tiro; al contrario gli animali più smaliziati, sicuramente più attenti e diffidenti, non si cureranno dell’inganno e passeranno oltre.

Viste le diverse situazioni in cui ti potresti trovare la scelta del fucile, delle cartucce e degli strozzatori è fondamentale. Nella tabella seguente puoi trovare le combinazioni migliori per la tua sessione di caccia.

Nel caso di caccia al colombaccio dal palco, su appostamenti rialzati, i fucili semiautomatici sono i più indicati perché ti permettono di sfruttare il colpo in più. Un calibro 12 con canna di lunghezza 66 e strozzatura ***, ** e * è ideale per sparare a breve distanza, soprattutto per i “colombacci più sbarbatelli” che potrebbero essere attratti dai richiami.

Se sarai invece impegnato nella caccia al campo e ne hai la possibilità, porta con te due diversi fucili, così da poter effettuare tiri sia dalla breve che dalla lunga distanza a seconda del selvatico che si potrà presentare. Dalla nostra esperienza nella caccia al colombaccio al campo, che negli ultimi anni ha avuto un aumento sostanziale di estimatori, si evince che non sono necessarie cartucce con una grammatura esagerata di piombo (magnum/semi magnum) in quanto, quando avremo sparato i primi due colpi, puoi star sicuro che il nostro amato colombaccio sarà già almeno a 40-50 metri e, ammesso di colpirlo, ci farà penare per il recupero. Meglio lasciar perdere, a volte!

Ora non ti resta che cogliere la prima giornata utile e mettere in pratica le nostre indicazioni. Il colombaccio ti darà del filo da torcere, sicuramente, ma siamo ancora più certi che l’impegno che metterai, unito a quanto imparato oggi ti porteranno a realizzare un tiro preciso. Qualora dovessi sbagliare, non demordere: respira, ricarica e focalizzati sulla preda successiva; arriverà un’altra occasione di tiro!

Hai trovato i nostri consigli utili e sei sicuro che nella prossima battuta di caccia metterai in pratica quanto imparato? Non fermarti a quest’articolo! Scopri come utilizzare correttamente uno strozzatore e tutte le guide firmate Gemini, realizzate anche con l’aiuto di esperti, per gli appassionati di caccia e tiro come te!

Al prof. Simone Bertini e Diego Apostoli va il nostro grazie per la disponibilità ed il tempo prezioso dedicatoci per la stesura di queste guide.