Forcello

Il gallo forcello, chiamato anche fagiano di monte o più comunemente forcello, è uno dei selvatici più misteriosi quando si parla di caccia. Ricercato principalmente dagli amanti della montagna, l’animale è diffuso in maniera non omogenea nel nostro territorio; per trovarlo con una certa frequenza bisogna pertanto recarsi nel nord Italia, sulle montagne alpine (da qui l’appellativo “fagiano di monte”).

Se in mezzo a larici e piante tipiche montane scorgi un pennuto nero colorato con pennellate di bianco o blu e caruncole rosse, significa che hai davanti proprio lui, il maschio del gallo forcello. Ma non lasciarti abbagliare dalla bellezza dei suoi colori, né tantomeno perdere tempo a rimirarlo. Il diavolo nero, infatti, è un esemplare lunatico. Potrebbe darti l’occasione di accostarlo con tranquillità a tal punto che tu, prese le dovute accortezze, riuscirai a fermarlo grazie al prezioso aiuto del tuo cane. Oppure, se è la sua giornata sbagliata, potrebbe peggiorare velocemente anche la tua: in un attimo, infatti, può spiccare il volo e lasciarti lì, al palo, a bocca asciutta e senza aver avuto la minima possibilità di insidiarlo. Addirittura il forcello è noto per “rapire chi lo insidia”. Certo, rapire un cacciatore non è così facile, ma come detto, può scompaginare i piani della giornata.

Per cacciarlo serve silenzio. Il rugolio, tipico verso del maschio, è udibile a lunga distanza e ciò può aiutare te e il tuo cane da ferma nella ricerca, soprattutto nel periodo del canto e dei corteggiamenti, laddove è permessa la caccia al canto. Altrimenti va cercato con il cane, in un ambiente maestoso di alta montagna. Il cane deve essere temprato ad affrontare terreni montani e a sostenere una ferma solida, così da non perdere l’occasione o causare un frullo anticipato. A ciò si aggiunge una buona preparazione fisica di entrambi: camminare tra i monti non è facile e se non si è allenati si rischia di cedere prima del dovuto, così come il cane può incorrere in rallentamenti per il dolore alle zampe. Infine, cosa non meno importante, il fucile che utilizzerai per la tua caccia. Vista la lunga camminata e i terreni scoscesi che incontrerai, ti consigliamo qualcosa di leggero e versatile che non vada ad affaticare la tua spalla. Come puoi vedere nella tabella sottostante, limitiamo la scelta al calibro 12, 20 e 28.

La fucilata sotto ferma non dovrebbe essere così difficile, salvo che l’emozione e il rumore del frullo fragoroso non ti giochi un brutto scherzo. Se invece il forcello si sta involando lontano, alla “chetichella”, preparati a vederlo innalzarsi nel cielo per poi effettuare una picchiata ad ali semi-chiuse. Ti consigliamo perciò strozzatori ** per semiautomatici e la classica accoppiata *** / * per sovrapposti e doppiette.

La caccia al forcello è dunque passione, sacrificio e perseveranza. In cima alla montagna, vicino al cielo, la bellezza del paesaggio, straordinario in ogni suo centimetro, ti lascerà di stucco. Ma per godere a pieno di quest’emozione non devi arrenderti; solo il cacciatore che non molla vince. Una volta sul posto dimenticherai le fatiche sostenute in precedenza e sarai appagato da un animale talmente bello che non puoi trovare altrove: riuscire a catturare un gallo forcello, grazie alla tua bravura e talvolta fortuna, sarà il più bel regalo da portare a casa come trofeo della giornata.

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Al prof. Simone Bertini e Diego Apostoli va il nostro grazie per la disponibilità ed il tempo prezioso dedicatoci per la stesura di queste guide.